Sabato scorso al termine della manifestazione "Nessun dorma" le abbiamo recapitato alcuni documenti che i suoi predecessori non si sono nemmeno degnati di leggere, benché estremamente importanti per le persone e i territori che oggi lei amministra.
L'inceneritore di Parma sta in piedi grazie alla relazione sanitaria favorevole curata da Carlo Signorelli nell'agosto 2007, la quale spianò letteralmente la strada ai decisori politici.
Se le sue conclusioni fossero state negative per la salute dei cittadini, quale politico avrebbe deliberato la costruzione?
Il parere favorevole del medico rappresenta la tappa limitante dell'intero processo, la linea di displuvio che ha segnato il destino dell'impianto.
Venti giorni dopo la relazione di Signorelli la Federazione degli Ordini dei Medici dell'Emilia Romagna chiese la moratoria contro la costruzione di inceneritori inviandola a tutti i politici dell'Emilia Romagna, dalla Regione ai vari comuni e province.
La FRER chiese la moratoria per sostenere e difendere l'Ordine provinciale di Modena che nel Maggio 2007 presentò in Procura un esposto contro l'inceneritore locale e subendo per questo attacchi durissimi.
Come può un medico giungere a conclusioni favorevoli quando gli ordini professionali esprimono parere opposto presentando addirittura esposti e chiedendo la moratoria?
Perché i politici hanno ascoltato un solo medico ignorando completamente la Federazione degli Ordini?
Nel dicembre 2011 vennero pubblicati i dati dello studio epidemiologico Moniter finanziato dall’Emilia Romagna condotto sulle popolazioni che vivono accanto ad inceneritori.
Emersero patologie tumorali e non tumorali oltre che una associazione coerente e statisticamente significativa tra livelli di esposizione ad emissioni da inceneritore e nascite pre-termine.
Dopo la pubblicazione dei dati, la Federazione Ordini Medici ribadì la propria richiesta di moratoria.
Il presidente Fritelli e i sindaci chiamati a votare la richiesta di Iren di ampliamento dell'inceneritore, quale posizione assumeranno?
Quella dei loro predecessori o quella della salute e della verità?
L'inceneritore di Parma sta in piedi grazie alla relazione sanitaria favorevole curata da Carlo Signorelli nell'agosto 2007, la quale spianò letteralmente la strada ai decisori politici.
Se le sue conclusioni fossero state negative per la salute dei cittadini, quale politico avrebbe deliberato la costruzione?
Il parere favorevole del medico rappresenta la tappa limitante dell'intero processo, la linea di displuvio che ha segnato il destino dell'impianto.
Venti giorni dopo la relazione di Signorelli la Federazione degli Ordini dei Medici dell'Emilia Romagna chiese la moratoria contro la costruzione di inceneritori inviandola a tutti i politici dell'Emilia Romagna, dalla Regione ai vari comuni e province.
La FRER chiese la moratoria per sostenere e difendere l'Ordine provinciale di Modena che nel Maggio 2007 presentò in Procura un esposto contro l'inceneritore locale e subendo per questo attacchi durissimi.
Come può un medico giungere a conclusioni favorevoli quando gli ordini professionali esprimono parere opposto presentando addirittura esposti e chiedendo la moratoria?
Perché i politici hanno ascoltato un solo medico ignorando completamente la Federazione degli Ordini?
Nel dicembre 2011 vennero pubblicati i dati dello studio epidemiologico Moniter finanziato dall’Emilia Romagna condotto sulle popolazioni che vivono accanto ad inceneritori.
Emersero patologie tumorali e non tumorali oltre che una associazione coerente e statisticamente significativa tra livelli di esposizione ad emissioni da inceneritore e nascite pre-termine.
Dopo la pubblicazione dei dati, la Federazione Ordini Medici ribadì la propria richiesta di moratoria.
Il presidente Fritelli e i sindaci chiamati a votare la richiesta di Iren di ampliamento dell'inceneritore, quale posizione assumeranno?
Quella dei loro predecessori o quella della salute e della verità?