Zero Waste Sicilia aderisce all'iniziativa Nessun Dorma e ribadisce la contrarietà al decreto Sblocca Italia che consente ai rifiuti tal quale di girare per l'Italia, a svantaggio delle buone pratiche di riduzione, riuso, recupero e riciclo, ed in generale del recupero di materia, in accordo a ciò che da molti anni reiteratamente chiede l'Europa: l'economia circolare. Recuperare materia dai materiali post-consumo significa recuperare risorse pubbliche, incenerirle significa trasformare queste risorse nel lucro di pochi potentati economici, pratica purtroppo troppo diffusa nel nostro paese.
Al contrario di una diffusa opinione di comodo, la materia non può essere trasformata in energia, salvo che sul sole ed altri corpi celesti, o in laboratori come il CERN e solo in una minima parte. Invece l'ncenerimento dei rifiuti (o del CSS) per la produzione di energia elettrica viene contrabbandato come un tentativo di ridurre le emissioni climalteranti di CO2, cioè come una fonte di energia rinnovabile. Ma tutti gli studi basati sul ciclo di vita (LCA) smascherano l'abbaglio: l'immissione di CO2 in atmosfera diminuisce recuperando materie prime (compostaggio e riciclo) molto di più che incenerendole. Pertanto incenerire i rifiuti, significa immettere in atmosfera e nell'ambiente otre a gas climalteranti, sostanze macro (NOx, SOx, CO, ecc. e microinquinanti (diossine, furani, IPA),metalli pesanti, polveri sottili ed ultrasottili, nonché ceneri e scarti da smaltire successivamente a caro prezzo. In sostanza quando i materiali post-consumo saranno inceneriti, i cittadini si troveranno con meno salute e con meno soldi in tasca. Questa pratica scellerata va immediatamente interrotta.
Al contrario di una diffusa opinione di comodo, la materia non può essere trasformata in energia, salvo che sul sole ed altri corpi celesti, o in laboratori come il CERN e solo in una minima parte. Invece l'ncenerimento dei rifiuti (o del CSS) per la produzione di energia elettrica viene contrabbandato come un tentativo di ridurre le emissioni climalteranti di CO2, cioè come una fonte di energia rinnovabile. Ma tutti gli studi basati sul ciclo di vita (LCA) smascherano l'abbaglio: l'immissione di CO2 in atmosfera diminuisce recuperando materie prime (compostaggio e riciclo) molto di più che incenerendole. Pertanto incenerire i rifiuti, significa immettere in atmosfera e nell'ambiente otre a gas climalteranti, sostanze macro (NOx, SOx, CO, ecc. e microinquinanti (diossine, furani, IPA),metalli pesanti, polveri sottili ed ultrasottili, nonché ceneri e scarti da smaltire successivamente a caro prezzo. In sostanza quando i materiali post-consumo saranno inceneriti, i cittadini si troveranno con meno salute e con meno soldi in tasca. Questa pratica scellerata va immediatamente interrotta.